La marcia pro-Israele, che ha visto la partecipazione di circa 290.000 persone provenienti da tutto il paese, rappresenta uno dei più grandi raduni ebraici nella storia degli Stati Uniti. Tuttavia, questo evento di grande rilevanza è stato offuscato da quanto accaduto ai partecipanti di Detroit.
Dopo l'atterraggio dei tre aerei charter all'aeroporto di Dulles intorno alle 11 del mattino, i partecipanti avevano tempo sufficiente per salire sui bus e raggiungere il National Mall, dove la marcia sarebbe iniziata alle 13. Ma circa un terzo dei bus non si è presentato, lasciando i partecipanti in una situazione di grande disagio.
Le prime notizie che sono giunte ai passeggeri, bloccati sugli aerei in attesa, riguardavano problemi legati ai bus, forse una questione di sicurezza. Dopo circa due ore, gli organizzatori della delegazione hanno comunicato che i conducenti delle compagnie di bus assunte avevano organizzato uno sciopero, rifiutandosi di trasportare i partecipanti alla marcia. Questo comportamento è stato definito dalla Federazione Ebraica di Detroit come un'"azione deliberata e maliziosa".
La notizia dello sciopero dei conducenti è stata menzionata persino durante la manifestazione stessa. William Daroff, direttore esecutivo della Conferenza dei Presidenti delle principali organizzazioni ebraiche e uno degli organizzatori dell'evento, ha dichiarato sul palco che "autisti di autobus antisemiti si sono rifiutati di portare i partecipanti alla marcia". Daroff ha inoltre aggiunto che la federazione gli ha comunicato l'intenzione di prendere provvedimenti contro i conducenti.
La delusione e l'amarezza hanno pervaso i partecipanti, i quali avevano dedicato tempo ed energie per partecipare a questa importante manifestazione di solidarietà. Jennie Levy, un'infermiera di Detroit che ha deciso di partecipare alla marcia insieme al marito israeliano, ha affermato che era importante per la comunità ebraica di Detroit essere presente in massa. Nonostante le difficoltà, molti hanno trovato un modo alternativo per raggiungere il National Mall, ma un intero aereo di persone è rimasto impossibilitato a partecipare all'evento.
L'incidente dei bus non solo ha rappresentato un inconveniente per i partecipanti provenienti da Detroit, ma potrebbe anche essere un segnale di un problema più ampio che potrebbe portare a conseguenze ancora peggiori, come la violenza. L'antisemitismo è una realtà con cui la comunità ebraica deve confrontarsi quotidianamente, e questo episodio ne è stata una triste conferma.
Nonostante l'incidente, la marcia pro-Israele ha avuto un'enorme partecipazione e ha dimostrato la forza e la determinazione della comunità ebraica negli Stati Uniti. È importante ricordare che, nonostante le difficoltà incontrate lungo il percorso, la marcia ha rappresentato un momento di unione e solidarietà per tutti i partecipanti.
In conclusione, l'episodio degli autobus ha sicuramente offuscato il successo della marcia pro-Israele a Washington D.C., ma non ha minato l'importanza e il significato di questa grande manifestazione di sostegno. La comunità ebraica di Detroit, nonostante gli ostacoli incontrati, ha dimostrato la sua forza e il suo impegno nel sostenere Israele.